Progetto Scuola
L’ASD Olympia continua a rivolgere particolare attenzione ed impegno allo sviluppo qualitativo dell’attività giovanile per corrispondere, con le proprie proposte, alle esigenze formative dei bambini e delle bambine, ragazzi e ragazze in età scolare.
Le attività sportive rappresentano, infatti, un momento importante del complessivo processo di crescita dei giovani in quanto aiutano a prevenire e superare forme di disagio e criticità. In particolare, il progetto di avviamento alla pratica sportiva attraverso il gioco della pallamano, mira ad educare al benessere fisico e, mediante l’attività di gruppo, a costruire un processo di socializzazione tra i giovani, facendo loro acquisire il rispetto dei ruoli, l’accettazione delle regole, la conoscenza e la valutazione delle proprie capacità in funzione di mete comuni.
Il progetto proposto vuole offrire proposte operative concrete, riconoscendo alla Scuola il ruolo di “Centro di aggregazione culturale e sociale del territorio”. Esso intende certificare la reale possibilità di collaborazione tra il Mondo della Scuola ed il Mondo dello Sport, e costituisce un valido esempio di percorso educativo che valorizza la motricità come elemento essenziale dello sviluppo integrale della personalità e la pratica sportiva anche come strumento di benessere fisico.
Per tali scopi la F.I.G.H. intende coinvolgere il numero più ampio di scuole con le quali riuscire ad avvicinare i giovani studenti ad uno stile di vita il più sano possibile per la realizzazione del perfetto equilibrio tra adeguata attività motoria e corretta
alimentazione. Ecco perché la Pallamano – Disciplina Olimpica – può essere considerata un utile strumento didattico sia al servizio degli alunni che degli insegnanti.
La Scuola, inoltre, grazie all’autonomia raggiunta, rappresenta il luogo ideale nel quale potere dare vita a forme di Associazionismo a carattere sportivo e culturale al cui interno esaltare e dunque acquisire, a maggior ragione perché uno sport di squadra, i principi ed i valori del fair play.
Nell’ottica di una collaborazione sinergica con la Scuola, nonché di condivisione della corresponsabilità educativa, Olympia mette a disposizione figure educative qualificate e certificate F.I.G.H.
Storia
La pallamano è uno sport inventato recentemente in confronto ad altri tra quelli praticati con la palla, ma le sue origini si perdono nella storia.
Nella Roma antica esisteva un gioco con la palla lanciata con le mani e anche nella cultura Maya si trovano immagini su vasi che richiamano la pallamano.
Ma è in Germania che dalla fine dell’Ottocento che si iniziarono a mettere regole uniche a vari giochi che si svolgevano sia come allenamento nelle scuole di ginnastica, sia a quelli popolari, giocati durante le fiere di paese. Erano praticati giochi di squadra, chiamati in vario modo, che possono essere tutti assimilabili alla moderna pallamano. Uno di questi pionieri era tal Heiser, che chiamò questo sport, ispirato dalla pallacanestro e dal calcio, Torball che significa palla-porta. Due anni dopo fu finalmente chiamato Handball da Carl Schelenz.
Nel 1936 la pallamano venne inclusa nel programma delle Giochi della XI Olimpiade (Olimpiadi di Berlino), su specifica richiesta di Adolf Hitler, in quanto la squadra tedesca aveva ottime possibilità di vittoria. Nel 1938 furono organizzati i primi campionati mondiali di pallamano maschile. La pallamano si giocava al tempo in 11 giocatori e il campo di gioco era quello del calcio.
Uno dei giocatori più popolari fu il tedesco Bernhard Kempa, che inventò anche un tiro particolarmente spettacolare, definito appunto tiro di Kempa. La configurazione a undici giocatori fu utilizzata fino agli inizi del 1960 perché nel frattempo, considerando il clima nei paesi nordici, per poter giocare agevolmente anche nei mesi invernali aveva preso piede la pallamano al coperto, giocata in sette e su campi 40 m x 20 m.
Da allora nasce la pallamano moderna.
Nel dopoguerra la pallamano si diffonde in tutto il mondo, fino a rientrare di diritto tra gli sport olimpici a partire dalle Olimpiadi di Monaco del 1972. Attualmente è il secondo sport maschile giocato al mondo, dopo il calcio, e primo tra gli sport di squadra femminili. Nel 1970 nasce la Federazione Italiana Giuoco Handball (FIGH). In Italia la pallamano è maggiormente praticata nel Nordest, in Lombardia, in Emilia-Romagna, in Puglia e in Sicilia. La Pallamano Trieste è la squadra che vanta il maggior numero di scudetti (17) ed è la squadra italiana con il maggior numero di titoli italiani.
Gioco
La pallamano è uno sport che contrappone due squadre di sette giocatori, sei giocatori di movimento e un portiere. Ciascuna partita si disputa in due tempi di trenta minuti ciascuno. Lo scopo del gioco è segnare il massimo dei goal nella porta avversaria. Il pallone non può essere tenuto per più di tre secondi in mano se si è fermi, e non si possono fare più di tre passi senza passarlo o farlo rimbalzare al suolo. La squadra attaccante deve tentare di far rete senza entrare nell’area del portiere o comunque, se tira in corsa, il giocatore può entrare saltando nell’area del portiere ma rilasciando la palla prima che tocchi con una parte del corpo il suolo entro l’area di porta.
Nel caso di falli di una certa gravità ma non tale da prevedere l’ammonizione o l’esclusione definitiva vi sono delle sospensioni temporanee dal campo di gioco che consistono in periodi di due minuti. Alla terza esclusione temporanea, il giocatore è squalificato per il resto dell’incontro. Si ha il fallo dai nove metri che viene battuto con la difesa a 3 metri dalla palla e l’attacco tutto al di fuori della linea dei 9 metri e il tiro dai 7 m detto comunemente “rigore” che viene effettuato con un piede sulla linea dei 7 metri senza toccarla e con solo il portiere davanti, il quale può uscire dalla porta ma non può superare i 4 metri della porta.
Il campo di gioco è un rettangolo di 40 metri per 20 metri. L’area del portiere è delimitata da un semicerchio a sei metri dalla linea di porta. Viene indicata (tratteggiata) la linea dei 9 metri che indica la zona dalla quale riprendere il gioco in caso di infrazione. Sette metri è la distanza dalla quale viene tirato il rigore.
La porta è alta 2 metri e larga tre. La palla è generalmente fatta di materiale sintetico o cuoio. I giocatori utilizzano della pece (resina) per avere una presa più sicura sulla palla. I giocatori più giovani e la pallamano femminile utilizzano palloni più piccoli e leggeri di quelle della pallamano maschile senior.